Il Protocollo Anti-Rapine siglato da Federfarma col Governo servirà davvero? Ecco cosa fare nel frattempo per contrastare questa piaga.
La farmacia è una certezza anche per i rapinatori meno esperti: a qualsiasi ora e in pochi secondi garantisce una resa certa. Cifre piccole, ma sicure. Proprio come un bancomat.
In un minuto, per effetto di una rapina, la farmacia passa dall’assetto lavorativo al panico.
E le ore successive vengono interamente assorbite dalle indagini condotte dalle Forze dell’Ordine (recupero filmati, raccolta impronte digitali, testimonianze, ecc.): un danno dietro l’altro.
Questi sono i quattro effetti principali provocati da una rapina in farmacia:
- danno economico, non tanto per il maltolto (solitamente la farmacia è protetta da un’assicurazione, a parte il fatto che il bottino medio di una rapina è piuttosto contenuto), ma per la potenziale perdita di incasso nelle ore successive;
- shock emotivo per i farmacisti, che vedono violato e profanato il proprio (amato) luogo di lavoro, oltre che minacciata la loro persona;
- perdita di fiducia dei clienti, che inevitabilmente assoceranno a quella farmacia un ricordo traumatico (e quindi potrebbero scegliere di evitare di frequentarla in futuro);
- perdita di ore lavoro, sia per assecondare le indagini che per riprendersi dalla paura.
Cosa contiene il Protocollo Anti-Rapina Federfarma?
Il 17 febbraio 2016 Federfarma e il Ministero dell’Interno hanno rinnovato il loro protocollo d’intesa per ridurre il fenomeno delle rapine in farmacia (lo scarichi da qui).
Un documento che sottolinea l’importanza:
- di una formazione specifica ai titolari di farmacia
- degli impianti di videosorveglianza in farmacia
- di un maggiore controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine.
Come è giusto che sia, un simile protocollo delega la sua operatività alle referenze locali, ovvero le sedi regionali Federfarma e le singole Prefetture. L’importante è che in questo passaggio dalla teoria alla pratica non si perda il senso di urgenza di adottare nel minor tempo possibile misure importanti e efficaci per limitare il fenomeno.
Spero quindi che non passi troppo tempo dai buoni propositi del protocollo d’intesa ad una concreta serie di azioni che frenino realmente il fenomeno delle rapine in farmacia, perché fino ad allora ogni giorno almeno due (quando non tre) farmacie dovranno interrompere la loro funzione di presidio sanitario per cause criminali.
Nell’attesa che dalla teoria si passi alla pratica, scopri le 5 Strategie Anti-Rapina che puoi adottare da subito
Le seguenti indicazioni Anti-Rapina sono state redatte in seguito ad un’analisi delle linee guida ufficiali anti-rapina per negozianti promulgate in diversi Stati del mondo.
Anti-Rapina #1 – La doppia porta all’ingresso
Il rapinatore sa di dovere uscire dalla farmacia nel minor tempo possibile e senza intoppi. Per questo l’ingresso a doppia porta svolge un’importante funzione deterrente: il rapinatore teme di restare bloccato all’interno della cabina o della farmacia durante la sua fuga, perdendo tempo prezioso.
Per entrare in farmacia si passa obbligatoriamente attraverso una cabina che rimane chiusa per alcuni secondi. Immagine: www.sitec.de
Anti-Rapina #2 – Telecamera + Monitor HD all’ingresso del negozio
Vedere la propria immagine riprodotta ad alta definizione su un monitor mentre si entra in farmacia, trasmette al malintenzionato il timore di potere essere identificato successivamente. Questo “specchio elettronico” ha quindi il fine di comunicargli che è meglio non rapinare quella farmacia, evidentemente è molto ben videosorvegliata.
Per un corretto posizionamento dei monitor della videosorveglianza consulta un esperto della normativa sulla privacy
Anti-Rapina #3 – La cassa automatica
La cassa automatica è una sorta di cassaforte (quindi intrasportabile e inaccessibile) che sostituisce la funzione di gestione dei contanti da parte dell’operatore di cassa. Il cliente, invece che porgere il denaro all’operatore di cassa, lo introduce lui stesso nella cassa automatica, che lo ritira e provvede anche a dare il resto. In questa maniera, oltre a risolversi definitivamente i problemi relativi agli errori di chiusura cassa (e quelli dei furti interni), si elimina l’accessibilità del denaro contante in farmacia. La rapina, se condotta, dovrebbe puntare ad un bottino costituito dai singoli clienti, il che è evidentemente una operazione molto più lunga, complessa e rischiosa.
Un modello di cassa automatica Gunnebo.
Anti-Rapina #4 – La polizia privata
Il vigilante fuori dalla porta negli orari di maggior rischio costituisce un importante deterrente contro le rapine in farmacia. Si tratta certamente di una opzione costosa ma accessibili (ho valutato alcuni preventivi per i miei clienti). Oltre a comportare una riduzione del costo dell’assicurazione della farmacia, possono anche includere servizi extra molto interessanti, come scortare il titolare della farmacia a casa e opzioni portavalori.
Un vigilante privato armato fuori dalla farmacia è uno dei principali deterrenti contro le rapine. Immagine: arcovigilanza.com
Anti-Rapina #5 – I buttafuori
Diverse catene di negozi che per politica aziendale ritengono che la rapina danneggi la loro immagine assoldano una o due persone per punto vendita dall’aspetto muscoloso e intimidatorio, e le posizionano all’ingresso. La loro funzione non è di intervenire in caso di rapina (non possono farlo), ma il loro aspetto imponente scoraggia i rapinatori (a un costo molto inferiore rispetto alla polizia privata).
Il rapinatore viene scoraggiato dalla presenza di un buttafuori.
Conclusioni
- La rapina in farmacia è una piaga che comporta danni nel breve e medio termine.
- In attesa che il Protocollo di Federfarma si traduca in fatti concreti, meglio attivarsi da subito.
- Occorre investire: tenersi il problema perché le istituzioni non hanno ancora una soluzione non significa risparmiare, ma perdere serenità, soldi e clienti. Piaccia o no, occorre garantire sicurezza ai propri clienti e ai propri dipendenti, oltre che non danneggiare immagine e fatturato della farmacia.
- Una farmacia percepita come sicura viene frequentata più spesso delle altre meno sicure.
- Le indicazioni Anti-Rapina sopra riportate possono costituire, soprattutto se adottate in maniera multipla, un importante deterrente.
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